Domenica 1 Giugno si rinnova l’appuntamento con “6 sensi a Pisa” l’itinerario sensoriale che ci conduce attraverso i luoghi e le emozioni della città. Per i percorsi dell’associazione City Grand Tour questa sarà la volta dell’udito, in una passeggiata che partendo da Piazza Dante, si srotolerà tra i vicoli del mercato di Sant’Omobono, attraverserà il Ponte di mezzo e giù in Corso Italia per raggiungere il Caffè Letterario in via san Martino. Qui, a compendio del dibattito aperto per raccontare la tradizione della Luminara, Domenico Zazzara e l’Associazione Acquario della Memoria presenteranno MemorySharing “La Luminara e le generazioni”: una serie di proiezioni e racconti a confronto, con video estratti da “La notte delle bugie” di Robert Cahen (1993), “Bicchieri di luce – polifonia per occhi notturni” di Lorenzo Garzella (1998), “Amber city” di Jem Cohen (1999), “Nel nome di Galileo” di Gianluca Paoletti (2011) e altre immagini che coinvolgeranno i 6 sensi.
Il video del francese Cahen racconta la Luminara senza spiegarla o contestualizzarla, ma costruendo un intreccio quasi astratto di suoni e luci, con una colonna sonora che intreccia remote risonanze orientali, rumori-ambiente, echi e sorprese musicali.
Il video di Garzella, che è parte di un progetto della fine degli anni Novanta intitolato “Notti a bassa definizione”, fondato sull’estetica delle immagini notturne “sporche”, rappresenta un attraversamento della notte della Luminara, dalla sera alla mattina, vissuto e montato come se fosse una piccola sinfonia, corredata da immagini inconsuete della manifestazione pisana.
Il terzo autore, regista tra l’altro di alcuni video dei R.E.M., ha percorso per due settimane la città, di giorno e di notte, con una macchina da presa 16 mm alla ricerca di immagini «là dove non c’è nulla da vedere e da guardare», immagini di storia, arte, vita urbana, offrendoci un punto di vista sulla città tra i più personali e contemporanei.
Nel documentario di Gianluca Paoletti, che narra la storia del primo congresso degli scienziati italiani, tenutosi a Pisa nel 1839, quando l’Italia ancora non esisteva, la città è raccontata sotto una luce inconsueta, vista come un luogo cardine di una partecipazione politica e di un fervore culturale oggi forse sopiti, intorpiditi e le immagini della Luminara arrivano sul finale, come malinconico simbolo di una potenzialità soffocata, una luce avvolta dalle tenebre.
L’evento, realizzato in collaborazione con l’associazione culturale ONDAVIDEO, avrà una durata totale 10 minuti circa, a partire dalle ore 17, presso il Caffè Letterario Volta Pagina, in Via S. Martino.
Per chi, poi, vorrà proseguire l’itinerario dell’udito, la giornata terminerà con un concerto solo sax del musicista jazz Dimitri Grechi Espinoza.
Insomma un appuntamento da non perdere. In tutti i sensi!